Osama bin Laden, nato l'11 marzo 1957 a Riad, in Arabia Saudita, è stato un noto estremista musulmano e uno dei principali organizzatori degli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001 negli Stati Uniti. Era il fondatore e leader di Al-Qaeda, un'organizzazione terroristica internazionale. L'obiettivo principale di bin Laden era quello di combattere l'imperialismo e l'influenza occidentale nei paesi musulmani, promuovendo l'islamismo radicale e sostenendo l'uso della violenza per raggiungere i suoi scopi.
Durante gli attacchi dell'11 settembre 2001, di cui si assume la responsabilità, quattro aerei di linea furono dirottati da membri di Al-Qaeda. Due di essi si schiantarono contro le Torri Gemelle del World Trade Center a New York, provocando il crollo delle torri, un terzo aereo colpì il Pentagono a Washington D.C., mentre il quarto si schiantò in un campo aperto in Pennsylvania, a causa della resistenza dei passeggeri.
Bin Laden è diventato il principale ricercato dagli Stati Uniti, che hanno condotto una massiccia caccia all'uomo per cercare di catturarlo o ucciderlo. Il 2 maggio 2011, è stato ucciso durante un'operazione delle forze speciali americane, SEAL Team Six, a Abbottabad, una città in Pakistan, dove si nascondeva all'interno di una residenza sicura.
La morte di bin Laden ha portato a un significativo colpo per Al-Qaeda, ma l'organizzazione terroristica ha continuato ad esistere e a pianificare attacchi in tutto il mondo. La sua figura controversa ha suscitato molte reazioni nel mondo, alcune persone lo considerano un eroe e uno studioso dell'islam, mentre altri lo vedono come un criminale responsabile dell'uccisione di migliaia di persone in nome del suo estremismo religioso.
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